Fra le proposte presentate in parlamento è stata avanzata la modifica di parte dell’articolo 119 del Decreto Rilancio e della norma sull’agevolazione per la casa: prolungare il superbonus 110% fino al 2023.
110%: ipotesi proroga
La proroga sposterebbe di due anni il termine, previsto inizialmente per il 31 dicembre 2021: oltre 60 i deputati hanno firmato l’emendamento.
110%: le tabelle con gli interventi e tutti i tetti di spesa
Le nuove proposte
Ma le proposte non si esauriscono qui. L’emendamento propone infatti anche una modifica molto attesa: l’inclusione nella casistica degli immobili agevolabili dei condomìni posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti. Questo risolverebbe il problema dell’esclusione dal superbonus 110% di tanti immobili plurifamiliari non formalmente costituiti in condominio perché non appartenenti a più proprietari. L’emendamento chiarisce anche cosa si intende per unità immobiliare funzionalmente indipendente, definita tale nel momento in cui questa sia dotata di almeno una delle installazioni o di manufatti di qualunque genere, quali impianti per l’acqua, per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento, di proprietà esclusiva.
Superbonus 110%: i lavori trainanti e quelli trainati (come gli infissi)
Miglioramento sismico
Si specifica inoltre che per miglioramento sismico si intendono tutti gli interventi che riguardano anche in modo parziale l’edificio e che sono finalizzati a migliorare le prestazioni antisismiche.
Estensione del bonus
Alcuni emendamenti prevedono che, per usufruire del bonus, venga eliminato il limite di due immobili per ciascun proprietario. Un’ulteriore proposta è quella di togliere il vincolo dell’esclusione dei professionisti e delle imprese dal superbonus 110%; si punterebbe a estendere l’agevolazione anche ad alberghi, ristoranti e impianti sportivi, per i quali al momento il vincolo è legato esclusivamente ai lavori da effettuare negli spogliatoi E ancora ad agriturismi, scuole paritarie o strutture religiose. Inoltre, si chiede di includere fra le tipologie di immobili ammesse le abitazioni non dotate di accesso autonomo dall’esterno e quelle appartenenti alle categorie catastali A/1 e A/8. Altre modifiche riguarderebbero gli immobili storici e gli immobili vincolati per i quali il requisito energetico per fruire del superbonus 110% non dovrebbe consistere nel salto di due classi energetiche ma di una sola classe.