Nel 2017 l’economia italiana è tornata a svilupparsi, è riuscita a restringere, ma non a chiudere, il divario nell’incremento del PIL con il resto dell’area europea, sembra, cioè, non essere più affetta dal suo male di lenta crescita e sembra anche che sia in atto una ripresa congiunturale che, comunque, va consolidata.
Sembra, perché nonostante su questa posizione convergano i principali analisti economici resta ampia la distanza dal picco pre-crisi e c’è un anello mancante per l’uscita economica dalla crisi e l’anello mancante è proprio, purtroppo, il settore delle costruzioni, per il quale la crisi non è ancora finita e l’aggancio alla ripresa sembra essere nuovamente rimandato.
Ma se da una parte continua a regnare l’indeterminatezza, dall’altra emergono, invece, inequivocabili certezze circa un mercato edilizio in profonda trasformazione e ciò vale anche, e soprattutto, per la filiera del concrete.
Questo l’introduzione dell’annuale rapporto ATECAP (Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato), che offre un bilancio tutt’altro che positivo sulle grandi opere e sulle nuove costruzioni ma che guarda con ottimismo alle ristrutturazioni e al recupero degli edifici esistenti.
L’intero documento è consultabile gratuitamente a questo link.