Sembravano ormai superate le preoccupazioni circa le sanzioni europee destinate all’Italia. Il decreto #ambienteprotetto, approvato a giugno di quest’anno e contenente le nuove disposizioni in materia di tutela ambientale e rifiuti, non è stato sufficente a scongiurare la pesante multa che la Corte di giustizia dell’Unione europea ha voluto infliggere proprio in questi giorni.
Ed in effetti, negli ultimi anni, benchè le regolamentazioni in fatto di discariche e rifiuti fossero ben note, si è fatto poco per portare il livello nazionale agli standard europei. Gli impianti infatti, infrangono diverse regole come, ad esempio, l’assenza di una procedura di aspirazione del percolato e del biogas per trattarli, che ad oggi rappresentano una grossa parte dell’inquinamento delle discariche.
Lo stesso Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, non si è mostrato particolarmente sorpreso dalla decisione, ribadendo quanto ancora bisogni lavorare per raggiungere una maggiore efficenza, nel rispetto delle regole comunitarie.
Lascia un commento